Ciao Cricco.
Hai ragione, non esiste assolutamente una notte uguale alla precedente o a qualsiasi altra tu possa confrontare.
Durante la fase diagnostica durata oltre un anno
,
mi sono procurato un pulsossimetro con capacità di memoria per tutta la notte. I grafici che ogni giorno acquisivo con il software in dotazione allo strumento, rappresentavano andamenti totalmente diversi notte per notte. Alcuni dati però, per quanto diversi erano sempre presenti e sempre superiori ai parametri considerati normali. Un esempio su tutti, le oscillazioni della frequenza cardiaca durante tutta la notte, la frequenza stessa che raggiungeva picchi superiori ai 90-100 battiti al minuto per poi crollare a circa 50-55 dei valori più bassi. Era visibilissima la correlazione tra i picchi più bassi di saturazione dell'ossigeno ed i picchi più alti della frequenza cardiaca.
Quello che penso è che, chi ha OSAS con un numero significativo di apnee notturne, dovrebbe fregarsene di quanto possa variare notte per notte la sua AHI ma mai mettere in discussione l'utilità di una corretta terapia. Forse va preso in considerazione l'utilizzo di AUTO CPAP che rispondono automaticamente ai reali bisogni di assistenza alla respirazione, "lasciandoci in pace" quando non ne abbiamo bisogno.
Ciao,
Pipo