ARGOMENTO: CPAP perchè no?

E' evidente che dormire con una cpap sia l'ultimo degli auspici per chiunque ma, ancora lontano dalla mia diagnosi definitiva che parlerà probabilmente di un grado leggero (17 apnee/ora), continuo a cercare notizie, informazioni, esperienze per dare risposte alle mie preoccupazioni ed alla mia confusione. Ho letto molto in merito alle terapie alternative che vengono proposte quando il grado di apnee è leggero ma non tutte mi convincono. La cosa che in assoluto mi lascia perplesso è aver letto che la cpap offre un'efficacia vicina al 100% mentre tutte le altre terapie sembrano più dei maldestri tentativi che vere e proprie terapie. Inutile che stia qui ad elencarle tutte, le conoscerete tutti molto meglio di me, a partire dalla chirurgia dalla quale starò ben lontano visto quello che si legge anche su questo forum.
La domanda potrà sembrare banale ma, mi piacerebbe avere qualche vostra opinione in merito:
perché la terapia della ventilazione con cpap si propone solo da un certo livello di gravità?
Se si ha una polisonnografia positiva ma con grado leggero perché si propongono solo le alternative più o meno efficaci e si esclude drasticamente la cpap?
Non mi è chiara questa linea di demarcazione e spero non sia solo per un discorso di contenimento della spesa pubblica. Per stimolare ancor di più la riflessione aggiungo:
...e se le alternative fallissero, cosa si fa, si rinuncia alla terapia?
Scusate la prolissità ma a quest'ora e con mesi di sonno arretrato, la capacità di sintesi se ne è andata a farsi friggere
Ciao,
Sandro

Anche io da perfetto profano in materia sono solo un utilizzatore della CPAP e provo a fare una considerazione personale, presumo che per una diagnosi lieve di apnee notturne non si prescrive la CPAP come hai detto tu non dico sicuramente ma comunque entra nel calderone del fattore costi ma poi comunque per il paziente non è una passeggiata nel senso che ci si deve abituare a tutto l'ambaradan e non da poco il fattore psicologico di dover dipendere poi da una macchina perché dopo un po di utilizzo continuo la differenza la senti e farne a meno non è bello, già provato e fortunatamente solo per alcune ore.

Ho letto anche a un fattore di rischio riguardo l'infarto e possibilità di ICTUS anche se non ho ben capito il perché, comunque se non la usi c'è sempre lo stesso rischio per queste due patologie.

Poi magari c'è qualche altra motivazione che mi sfugge.

Franco

Normalmente e convenzionalmente in tutto il mondo, non si sottopone un paziente con OSAS inferiore a 30 apnee per ora alla terapia ventilatoria, salvo nel caso che vi siano indicazioni che portino a pensare ad una determinata "gravità" nella persona, nonostante le poche apnee.
Giustamente tu fai notare una cosa che in questo periodo si sta trattando anche a livello ministeriale da noi, con la richiesta di portare i MAD (apparecchi di avanzamento mandibolare)come prima scelta terapeutica anche qui da noi, come già avviene in altri paesi europei e non.
Il MAD permette di avanzare la mandibola inferiore sino a 10/12 mm durante la notte, per moltissime persone nel mondo è decisamente più preferibile alla CPAP, e dalla letteratura in merito si evince una percentuale di successo per le OSAS lievi pari se non più alta di quella con la CPAP.
Come associazione di pazienti OSAS, ci stiamo battendo per questo, proprio per dare anche a chi ha una forma lieve di OSAS, la possibilità di "curarsi" e far si che la sua situazione magari non si aggravi, e se verrà inserito nel nomenclatore tariffario, significherà poterlo avere pagando solo il materiale ma non il lavoro effettuato dal medico dentista specializzato.
Come vedi uso parole precise, perchè anche in questo caso, un MAD va impiantato dopo avere effettuato un calco dentale, la lettura del referto di polisonnogrfia, e solo da un Medico Dentista Esperto o Specializzato in Medicina del Sonno.
Anche per la chirurgia ORL le cose stanno cambiando e interventi che sino a Un altro punto è che purtroppo in internet esistono una valanga di informazioni a volte fuorvianti e su questo ti do ragione, per questo motivo rispondo spesso anche qui, per evitare ulteriore confusione in chi cerca aiuto anche solo informativo.
Sappi comunque che la terapia CPAP è ancora oggi la terapia di eccellenza in tutto il mondo e che spesso è, almeno all'inizio, un vero e proprio salvavita.
Per l'A.I.P.A.S.-ONLUS,
il presidente
Enrico Brunello

Associazione Italiana Pazienti con Apnee del Sonno-ONLUS (A.I.P.A.S.-ONLUS)

Referente e attuale presidente in carica: sig. Enrico Brunello

Sede centrale: Via Vittani 5, 20157 Milano

Ufficio: c/o Ospedale Niguarda Cà Granda, P.zza Ospedale Maggiore 3, 20161 Milano

Area Nord, Padiglione 16, 1° Piano

Orari:Lunedì, Martedì e Giovedì dalle ore 8:30 alle 11:30 e dalle 12:30 alle 17:00 ( previo contatto telefonico)

Mobile: 3343361267

Web: www.sleepapnea-online.it

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vanfranco ha scritto:
Grazie Vanfranco,
Cito una parte della tua risposta per chiederti alcune cose. Da ciò che scrivi mi pare di capire che, una volta iniziato l'uso della cpap poi non se ne può più fare a meno perché senza si starebbe male, perché?
Nella parte finale della tua risposta, se ho capito bene, dici che la cpap può essere un fattore di rischio per patologie come ICTUS o infarto mentre mi era parso di capire che invece, la cpap aiuta i malati OSAS a prevenire proprio questi problemi e la cosa per me è molto importante perché sto seguendo l'iter diagnostico OSAS per una eventuale terapia di prevenzione di malattie cardiovascolari di cui ho forti rischi ereditari.
Grazie ancora a te ed a Pickwick, sempre presente ed esaustivo nei suoi preziosi contributi.
Ciao,
Sandro.

Cominciando la terapia ventilatoria CPAP e trovandone giovamento e, quindi, avendo un buon adattamento alla terapia stessa, quando capita di dover dormire senza "la mascherina", si sente la differenza tra il prima e ill dopo terapia, in questo senso "non se ne può più fare a meno". Io che dormo da oltre 20 anni con la maschera sul naso, quando ogni tanto schiaccio un pisolino sul divano, mi rendo conto della pessima qualità del sonno del dormire senza maschera anche se solo per 15/20 minuti magari.
Per il resto, Vanfranco voleva dire esattamente quello, ovvero che l'utilizzo della CPAP, allunga di molto nel tempo la possibilità di incorrere in un Ictus o in un Infarto causato dagli effetti dell'OSAS. Aggiungo anche che la terapia ventilatoria "allunga la vita", ovvero riduce questa possibilità, di un buon 30 % in più rispetto a chi non è in terapia. Quindi stai tranquillo e goditi i tuoi sonni con la mascherina.

Grazie Pickwick, ora tutto mi è più chiaro!
Mi verrebbe da dire che il disagio che si prova quando non si può utilizzare la mascherina è la prova del 9 dell'efficacia del trattamento ventilatorio
La vostra esperienza mi è molto utile in questa fase, vi ringrazio sentitamente.
Sandro