ARGOMENTO: Come hai scoperto le tue apnee?

Buongiorno a tutti.
Mi piacerebbe conoscere il modo in cui ciascuno di noi ha scoperto di soffrire di apnee notturne e come poi siamo arrivati alla nostra terapia.
Comincio io:
L'unica cosa che ho sempre saputo è che sono stato sempre un forte russatore ed ero però convinto che questo fosse un problema solo per chi doveva dormire con me, non per me stesso che ero invece convinto di avere un sonno ottimo.
Tre anni fa circa, facendo assistenza notturna a mio padre in ospedale a seguito di un ictus, ho scoperto le sue gravissime apnee e, preoccupato che potesse soffocare nel sonno lo segnalai alle infermiere e poi ai medici che, verificata la gravità della situazione, prescrissero per mio padre una polisonnografia e successivamente una terapia domiciliare con CPAP.
Tornato a casa, molto preoccupato, raccontai la cosa a mia moglie la quale rispose che anche io di notte spesso trattenevo il respiro.
Impaurito tanto per mio padre quanto per me, ne parlai con il mio medico ed eccomi qui.

Potrebbe essere interessante conoscere i nostri primi approcci all'OSAS, se ne avete voglia, vi invito a raccontare la vostra storia.

Saluti a tutti,
Pipo

Anche io sono partito come grande russatore, ma le apnee mi hanno mandato ben due segnali della gravità della situazione.
Nel 1988 mentre tornavo a casa dalla montagna verso le 23, mi sono addormentato alla guida dell'auto, ricordo un ponte e dopo 100 metri andando sempre dritto c'era una macchina parcheggiata che ho centrato, per fortuna pur non essendo obbligatorie, avevo l'abitudine di mettere le cinture la notte.
Dopo 15 anni in autostrada, sempre verso le 23, mi sono svegliato quando il furgone che guidavo a 120 kmh si è appoggiato al bilico che stavo sorpassando.
Ma non è bastato, sono stati necessari altri 10 anni di insistenza di mia moglie che mi descriveva le mie apnee.
Nel 2013 ho deciso di fare una polisonnografia per capire se era vero, ma la storia della polisonnografia e della conseguente diagnosi di osas è un'altra lunga storia.....ne riparleremo...

Ciao a tutti
Antonio

Ciao Antonio,
grazie per aver accolto il mio invito.
La tua storia, nella sua drammaticità, è molto significativa!
Nel 1988 era abbastanza normale essere disinformati, non so quanti medici conoscessero a quell'epoca l'esistenza delle OSAS e della terapia ventilatoria! A maggior ragione, il comune cittadino non poteva nemmeno sospettarne l'esistenza.
Il problema invece oggi assume aspetti molto gravi e qualcuno prima o poi dovrà assumersi l'onere e la responsabilità di sviluppare un programma d'informazione a tappeto tale che poi più nessuno possa dire: "ma io non lo sapevo"!
Ogni volta che provo a fare cenno con chiunque della mia terapia per le apnee, devo cominciare ogni volta da zero e raccontare per filo e per segno ogni dettaglio perché altrimenti non capiscono di cosa io stia parlando e guardandomi con profonda compassione, mi scambiano per un malato terminale, uno di quelli che per soppravvivere hanno bisogno di un polmone artificiale o chissà quale altra gravissima malattia cronica irreversibile...
Forse è anche compito nostro contribuire alla diffusione di questa "nuova" cultura ed io, nel mio piccolo, ogni volta che intravvedo qualche segnale predittivo nelle persone che incontro, tento spesso di suggerire una polisonnografia.

Grazie Antonio e rinnovo l'invito tutti a raccontare la propria storia.

Ciao,
Pipo

così, di primo acchito, mi viene da pensare che quasi tutti si accorgano delle OSAS grazie al partner. eccetto per chi, come abbiamo letto, l'OSAS si svela con palesi e ripetuti problemi diurni.
io ho iniziato a sospettare qualcosa quando, 25 enne,(fumatore da 30 sigarette al giorno) russavo talmente forte da tenere sveglia l'intera compagnia di amici in baita durante le feste di fine anno. però fin lì,ci si rideva sopra e via. poi una volta sposato, la moglie(costretta ai tappi per le orecchie...) mi svelò che non solo russavo ma proprio non respiravo, emettendo rantoli ad ogni fine apnea.(48 AHI...). da lì accertamenti ecc ecc. solo a quel punto i miei genitori se ne uscirono con un " noi ti sentivamo russare nella tua cameretta, ma pensavamo che fosse normale..."
va detta una cosa. a me capitava di addormentarmi davanti alla tv, al cinema(mai in auto), ma colpevolizzavo la stanchezza e l'uso almeno semestrale di antistaminici(che danno notoriamente sonnolenza, appunto).non andavo certo a pensare alle apnee notturne.

Grazie anche a te Cricco.
Per ora, le nostre tre storie pur apparendo totalmente diverse, presentano un filo conduttore: il fatto che nessuno di noi conoscesse le apnee del sonno e tutti e tre siamo giunti ad una diagnosi ed alla terapia, dopo molti anni.
Antonio ha rischiato la pelle più volte a causa delle apnee ed è arrivato alla diagnosi dopo decine di anni. Io e te Cricco forse siamo stati solo fortunati ma è indubbio che avendo l'OSAS non trattata, abbiamo sicuramente corso pericoli alla guida dell'auto anche se non ne abbiamo avuto chiara evidenza e stiamo prendendo in considerazione solo gli aspetti legati alla guida, non abbiamo minimamente preso in esame le probabilissime altre patologie direttamente o indirettamente collegate all'OSAS.
Vediamo se altri vorranno raccontarsi.

Grazie,
Pipo

il mio pneumologo ha valutato, in base alla sua esperienza, che avrei iniziato ad avere problemi di pressione/ipertensione da curare con la classica pastiglietta entro i 45 anni(ora ne ho quasi 42, in cpap da 2). e da lì con un aumento del rischio infarto/ictus del 60% rispetto ad una persona "normale". e pensate che, senza ancora sapere nulla delle osas, smisi all'epoca della legge sirchia sul fumo nei locali pubblici. ero stufo dei continui mal di gola/bronchiti che mi colpivano(1 episodio ogni 60 gg.episodio da 7 gg allettato con febbre alta....) e ne approfittai già che lo stato se ne uscì con quello storico provvedimento. e ripeto, fumavo 25/30 sigarette al giorno,e bevevo birra(un litro circa) 3 volte la settimana....
con la cpap, pur essendomi adattato, ho ciclici problemi di sonno, di addormentamento, (il cuscinetto che molla, le cinghie che mollano, gli sfiati, il caldo, le riniti allergiche....), ma quanto meno posso dire di aver messo una pezza su un quadro neuro-cardiaco ormai a rischio,anche grazie all'aver buttato la sigaretta e aver limitato la birra al sabato sera(e non certo un litro!).